IL Cibo


Il tempio del Quinto Quarto

La nostra è una macelleria che non ha insegne e da noi si varca la soglia per scelte precise. Esercitiamo l’arte con quell’impegno ereditato dalla tradizione che, della bestia non si butta via niente.

Da noi viene la vecchina per la spesa quotidiana, ma anche si rivolgono a noi molti cuochi, un po’ da tutta Italia, perché siamo rimasti depositari di tagli antichi, quasi scomparsi, in particolar modo del quinto quarto che si nobilita, al taglio prima, e al piatto poi, con elaborazioni che non ricorda quasi più nessuno.

La battuta di fassona al coltello da consumarsi cruda, con un filo d’olio e un po’ di sale. Da noi ci sono pellegrini del gusto che ci richiedono il diaframma, per non parlare della tettina, ma anche con l’esofago si può fare un’insalatina che vi resterà impressa nella memoria. Come è possibile tutto ciò? Passione, curiosità ma, soprattutto, una materia prima che fa la differenza.

Ecco allora la fassona piemontese, una nobile razza che stava venendo messa da parte con l‘industrializzazione invadente degli allevamenti industriali, ma da alcuni anni le cose sono cambiate e sono molte le famiglie di allevatori, tra Langhe e Monferrato, che grazie a una filiera lungimirante che dal macellaio porta poi il loro prodotto alla tavola del consumatore, è garanza di qualità, salute e, perché no, di innocenti peccati (di gola).

Con mia moglie Raffaella e i nostri figli Danilo e Marco vi aspettiamo a Romanengo, 2000 anime in provincia di Cremona. Quando verrete a trovarci in piazza di Rauso,1 (0373 – 72101) diteci se siete abbonati a Zafferano, abbiamo valori condivisi.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Franco Cazzamali (Romanengo, Cremona): macellaio
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Marinella Doriguzzi Bozzo (Torino): da manager di multinazionali allo scrivere per igiene mentale
Pietro Gentile (Torino): bancario, papà, giornalista, informatico
Leo Leoni (Frosinone): agente assicurativo
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Marco Sampognaro (Brescia): giornalista prestato all’Università, specializzato in inseguimento sogni