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E' arrivata l'ora di Signal? Vediamo di capirci qualcosa

Nella scorsa puntata abbiamo iniziato a parlare di chat di messaggistica sicure con Telegram. In questa puntata parleremo di Signal. Soprattutto in queste ultime settimane, con la modifiche della privacy da parte di WhatsApp, molte persone hanno iniziato ad avere più consapevolezza rispetto ai propri dati e all’uso che le aziende commerciale ne fanno; certo sicuramente uno stimolo in più è arrivato da...

... Elon Mask, l’inventore di Tesla, ma già da anni è utilizzata da Edward Snowden. Signal rispetto a Telegram ha molte funzioni in meno, forse, proprio per questo, potrebbe essere la scelta meno “traumatica” rispetto al passaggio a Telegram. Troviamo le funzioni uguali ad altre app o programmi, messaggi, chiamate vocali, video chiamate, video chiamate di gruppo, ma lo potete usare anche come app predefinita per gli sms.

Come tutti i programmi open source anche Signal è multipiattaforma, scaricabile e installabile per la nostra distro preferita, ovvero Mint 20.1, a proposito avete fatto l’aggiornamento? Magari ne parliamo in una delle prossime puntate. La potete usare ovviamente anche per il vostro smartphone facendo in modo di sincronizzare i vostri messaggi fra pc e telefono. L’aspetto interessante che voglio provare, non avendo ancora avuto la possibilità di farlo, è la videochiamata di gruppo. Molto comoda da utilizzare non solo fra amici, ma anche per lavoro. Per sicurezza potete aggiungere un codice a sei numeri che ogni tanto vi verrà richiesto per sincerarsi che siate proprio voi il proprietario.

Come cosa carina avete la possibilità di creare o caricare gli adesivi, come in Telegram, qui ne troverete un po’. Basta cliccare su quelli che vi piacciono, avere già aperto Signal e automaticamente vi verranno installati. L’audio delle telefonate è molto buono. Continueremo ad affrontare il tema delle app la prossima settimana.

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In questo numero hanno scritto:

Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro