Maria

C’era una volta una famiglia greca emigrata a New York e in attesa del secondo figlio, che i genitori speravano fosse maschio avendo appena perso un bimbo di due anni. Nasce invece Maria e la delusissima madre i primi giorni rifiuta di vederla; per tutta la vita le preferirà la primogenita riservando all’ultima nata modi spicci e severità.

La famiglia avvicina entrambe le figlie allo studio della musica e da subito emergono le doti musicali di Maria. In questo la mamma (che da ragazza sognava per sé una carriera teatrale) trova motivo per imporle un’educazione più che rigorosa.

L’automa di Offenbach

È notte e gli avventori di una taverna di Norimberga bevono e cantano in allegria. Tra loro il poeta Hoffmann seguito di nascosto dalla sua Musa, dispiaciuta che l’artista trascuri la poesia (e quindi lei) per dedicarsi alla ricerca della donna ideale, mai raggiunta davvero. L’alcool fa effetto e Hoffmann racconta le infelici esperienze amorose di un tempo, prima che a rubargli il cuore fosse la sfuggente Stella.

Giorgio Gaber e Gioacchino Rossini

“Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, il gioco d’azzardo alla Scala si pratica regolarmente nel ridotto dei palchi, come fuga dall’opera ma anche come sostentamento della stagione…”. Così si legge sul sito del Teatro milanese e in generale giochi e lotterie erano di casa nei teatri lirici italiani.

Il videogioco ispirato a Calvino

Sessant’anni fa Italo Calvino scriveva Le cosmicomiche, serie di racconti surreali e divertenti che prendendo spunto da vere nozioni astronomiche portano il lettore in un viaggio cosmico ma comico. In una delle storie la teoria del Big Bang costringe i personaggi a coesistere, stretti stretti insieme nel punto d’inizio dell’esplosione.

Sogno e realtà. Pëtr Il'ič Čajkovskij

Cominciamo dal mondo dei sogni seguendo Clara. È la vigilia di Natale e lei riceve in regalo uno schiaccianoci con fattezze di soldatino. Si addormenta abbracciata a lui e insieme vivono una notte magica: dopo aver sconfitto il Re dei Topi, Clara e lo Schiaccianoci (trasformatosi in principe) entrano nel Regno dei Dolci accolti dalla Fata Confetto. Segue un risveglio nel quale ancora crogiolarsi e danzare.

Mettersi in ascolto

Il 21 ottobre è la Giornata Mondiale dell’ascolto e il sito dedicato indica in elenco anche “La musica come strumento di ascolto”; le motivazioni sono più d’una ma soprattutto, io direi, perché non c’è stato d’animo che non sia stato messo in musica.

Per celebrare la giornata vale la partecipazione a un concerto, l’ascolto su YouTube o quello di un vecchio vinile ritrovato in casa.

Il clacson di George Gershwin

Parigi vista dagli occhi di un turista americano: questo ha voluto raccontare in musica Gershwin componendo “An American in Paris”. Un poema sinfonico divenuto famosissimo e ricordato anche per l’uso creativo del clacson di automobile che il compositore volle inserire in partitura.

Musica e street art

La street art è un’espressione creativa urbana che già da decenni è in connessione col mondo della musica. Tra gli esempi certamente Keith Haring e la cultura hip hop, spesso omaggiata dall’artista nei suoi murales.

Sipario

È il punto di contatto tra verità e finzione, incontro tra mondo reale e mondo creato dall’arte.

Il sipario ha un che di maestoso e si impone, domina lo spazio e si fa notare. Penso prima di tutto ai grandi teatri d’opera.