IL Cibo


La Bottega rinascimentale, dispensa di saperi e di sapori

La nostra è una filiera corta (due generazioni), con la vista lunga. Tutto iniziò nella periferia di sopravvivenza quotidiana della Treviso del dopoguerra, dove si viaggiava a pane e a latte (“Signore e Signori” non se lo immaginava ancora nessuno, neanche a Cinecittà).

Mio papà Gino girava le cascine raccogliendo il “sangue bianco”, cioè il latte, e lo consegnava porta a porta nella nostra Sant’Antonino, un quartiere ponte da sempre tra periferia di città e campagna di prossimità. Convinse mia mamma Tarsilla a farsi sentinella di bottega, tra latte e qualche formaggio.

Poi, a fine anni ’70, arrivai io, fresco di boom generazionale e di aspettative senza frontiere. C’era tutta un’Italia da scoprire, con le sue eccellenze, pepite troppo spesso locali, quando il buon mangiare sembrava relegato a brand foresti: ostriche, champagne, salmone etc. Grazie a Indiana Jones mirati riuscii a creare una filiera diretta, agganciando artigiani e produttori che, come me, dovevano gestire il passaggio temporale tra le rispettive “riserve indiane” e il mondo proiettato nel terzo millennio. Credo ci siamo riusciti, su entrambi i fronti.

Siamo rimasti, per chi ci cerca, “el casoin” (negoziante) della porta accanto, ma anche il riferimento sicuro, a distanza, tramite il potenziale virtuoso dell’e.commerce, gestito da noi. E’ così che possiamo offrire un valore aggiunto (il nostro sapere) a costo zero. Ecco allora piccole chicche quali il bue affumicato di Cavour, tra i salumi; gli intriganti retrogusti del Bitto della Valtellina per non dire le potenzialità offerte dal riso che nasce a Cascina Veneria, nel vercellese, dove la fatica delle mondine del tempo è stata resa immortale dal volto di Silvana Mangano, nel Riso Amaro di Giuseppe De Santis.

La nostra filosofia è quella della sartorialità del gusto, al servizio dei palati non omologati. Se passate a trovarci, a Treviso, in via sant’Antonino, 110 (0422.320716) “Latte e...” vi aspetta. Diteci che siamo entrambi abbonati di Zafferano.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Giordano Alborghetti (Bergamo): lavora in banca, si occupa di software libero
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Franco De Pieri (Treviso): “el casoin”, un sarto del gusto
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Giancarlo Saran (Castelfranco Veneto): medico dentista per scelta, giornalista per vocazione